Di questi tempi, quando l’autunno è ormai inoltrato e siamo a un passo dall’inverno, poter trovare fave fresche è praticamente impossibile, a meno che non si tratti di fave conservate attraverso l’essiccazione. Insomma, prima di poter mangiare di nuovo qualcuna sarà necessario aspettare l’arrivo della primavera. Ma mentre si attende il loro tanto atteso ritorno, vediamo cosa fare per poterle vedere crescere nel nostro giardino.
Tutto questo se ovviamente non hai problemi a mangiarle, perché moltissimi sono i benefici per cui ci viene proprio consigliato il consumo delle fave, ma molte persone se ne guardano bene pure dal semplice gesto di sfiorarle, a causa di tutta una serie di problematiche connesse, come ad esempio il favismo. Ve ne parliamo nel dettaglio.
Cos’è il favismo?
Si tratta di una vera e propria patologia, che colpisce per lo più gli uomini, ma nemmeno le donne ne sono dispensate. Si tratta della mancanza di un enzima, chiamato glucosio-6-fosfato deidrogenasi, la cui assenza provoca il danneggiamento dei globuli rossi, che si verifica quando il corpo umano entra a contatto con le fave (mangiandole per lo più) o con alcuni prodotti (come alcuni farmaci). Si scatena una vera e propria crisi emolitica.
Cosa significa? Si può andare incontro a un’anemia importante, per cui ci si sente per lo più stanchi, spossati, deboli e marchiati da un certo pallore. Inoltre, si verifica un accumulo di bilirubina, che causa ingiallimento della pelle e degli occhi, a cui corrisponde spesso e volentieri la presenza di urine scure. In casi più estremi, dove la crisi diventa ancora più pericolosa, si associano febbre e forti dolori addominali.
Come coltivare le fave?
Ci preme però consigliarvi di fare sempre ammenda dei pericoli sopra riportati, perché, se voi non siete predisposti al favismo, potrebbero esserlo i vostri vicini di casa, ed è bene non solo avvisarli che state per avviare una coltivazione di fave, ma anche stabilire di farlo il più lontano possibile dai loro terreni, considerando davvero tutti i problemi, anche piuttosto pericolosi che sono connessi al consumo, ma alla presenza nelle vicinanze della propria abitazione, delle fave. Ecco comunque come procedere prestano attenzione:
- intanto, considerando che si tratta di un baccello che comincia a fiorire in primavera, è bene iniziare a coltivarlo in autunno, specie tra ottobre e novembre; mentre se inizi a febbraio, il tuo raccolto sarà disponibile per l’estate.
- semina le fave nel terreno dopo che lo hai lavorato, in buche distanti tra loro circa 3 cm l’una dall’altra, a una profondità di 4-5 cm
- non mettere più di 3-4 semi per buca
- ricorda di annaffiare sempre abbondantemente
Infine ricordati di prenderti cura bene e sempre delle piante che vanno crescendo, dando modo che siano sempre ben idratate e sostenendole durante la crescita con dei sostegni, anche con legni o bastoni, per evitare che possano spezzarsi. Controlla anche di eliminare regolarmente le erbe infestanti perché non entrino in competizione con le fave per le sostanze nutritive.
Diciamo che la coltivazione delle fave non è per niente impegnativa, anzi risulta anche piuttosto rapida e autonoma. Ovviamente, è una pianta che necessita di acqua perché all’interno dei baccelli, i semi di fava possano sviluppare al meglio e con i giusti tempi. Detto questo, vi chiediamo sempre di avere rispetto per chi vi sta attorno, sincerandovi che la vostra piccola coltivazione di fave non dia fastidio.