Come pulire l’ottone: ecco il trucco della casalinga

Pulire l’ottone è una delle prime cose che sono considerate “da imparare” quando si ha a che fare con questa particolare lega di metallo che è sicuramente tanto diffusa quanto antica e conosciuta, ma anche diffusa, viene infatti impiegata per tantissimi usi, dagli oggetti di uso comune ai pezzi di arredamento, ma anche per l’industria meccanica oltre che per monete e oggetti di valore.

Questo perchè, proprio data la sua diffusione può perdere brillantezza con il tempo se non attenzionato a sufficienza e può anche perdere consistenza e colore fino ad annerirsi. Come altri metalli tende a scurirsi, ad annerirsi o meglio a tendere verso il verde a causa del suo contenuto. Ma è una reazione chimica conosciuta: per questo esistono vari modi per pulire l’ottone.

Lega di metallo ultra diffusa

L’ideazione dell’ottone, che non esiste in natura di base essendo il risultato variegato di due leghe come zinco e rame, è decisamente antica, probabilmente deriva dai primi esempi di metallurgia controllata. Il connubio permette infatti di ottenere oggetti sufficientemente duraturi e resistenti ma anche brillanti, dal costo ovviamente molto più basso rispetto a metalli preziosi.

Questo senza perdere eccessivamente resistenza e lucentezza, l’ottone è stato in alcuni ambiti sostitutito da altre leghe di metallo ma resta comunque relativamente facile da produrre ed è presente ancora in tantissime case, anche perchè se mantenuto in buone condizioni può godere di un bell’aspetto. E pulirlo non è affatto così difficile, come vedremo.

Come pulire l’ottone

Per imparare a pulirlo bisogna procedere per gradi, e capire il livello di sporco oppure opacità al quale è sottoposto l’oggetto in ottone, mentre discorso diverso se è effettivamente annerito. Quest’ultimo effetto è causato all’ossidazione causata dalla percentuale di rame presente nell’ottone comune che in condizioni di umidità ed esposizione fa questo effetto. In senso generale l’ottone può essere pulito:

  • Per la pulizia standard possiamo utilizzare sapone di Marsiglia ed un po’ d’acqua, sfregando con un panno in microfibra o uno morbido
  • Se presenta delle tipiche parti annerite e verdognole, possiamo sviluppare un composto formato da aceto e succo limone in parti simili.
  • Il tutto andrà applicato con un po’ di energia utilizzando una spugna non abrasiva

In caso di ottone molto ossidato possiamo creare una sostanza leggermente abrasiva, impiegando anche farina, aceto e sale, al fine di ottenere un composto, che esattamente come descritto poco fa, serve esattamente a ridurre fino ad eliminare la presenza della patina scura. Altri metodi diversi, che possono ravvivare l’ottone come l’uso del vino rosso.

E’ anche consigliabile preservare l’ottone in senso generale per evitare di doverlo sottoporre ad operazioni di questo tipo troppo costanti. Così come è bene tenerlo abbastanza libero dalla polvere e dallo sporco ed evitare di esporlo troppo a lungo alla luce o all’umidità, in tal senso esistono prodotti protettivi per metalli simili che creano una sorta di barriera durevole sulla loro superficie.

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