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I giardini storici più belli della Spagna
Se durante i tuoi viaggi ti piace addentrarti nei giardini delle città, borghi e paesi che stai visitando, per concederti un momento di tranquillità a contatto con la natura passeggiando tra i profumi dei fiori, per ammirare i colori che le stagioni gli conferiscono, per andare alla scoperta di spazi che raccontano un pezzetto diverso della storia e delle vicende locali… continua a leggere questo articolo, nel quale troverai una piccola guida che ti porta attraverso alcuni dei giardini storici più belli della Spagna.
La Spagna ha conservato gli usi, i costumi e le tradizioni dei popoli che durante la sua storia sono passati lungo e largo il suo territorio, lasciando delle influenze importantissime. In tanti dei suoi giardini storici potrai intuire e sentire questa eredità.
Inoltre, in tutto il suo territorio ci sono climi, microclimi e suoli molto diversi, il che fa sì che ci sia una immensa diversità di ambienti naturali e che anche nei giardini sia presente da sempre una flora molto ricca e variata.
Di seguito ti presento 6 tra i giardini storici più belli della Spagna, e dunque da non perdere se ti trovi nelle vicinanze.
Elche, l’oasi mediterranea sulla Costa Blanca

La città di Elche, situata sulla Costa Blanca, nella provincia di Alicante, è conosciuta come “l’Oasi mediterranea”, poiché ospita El Palmeral, il più grande palmeto d’Europa, risalente al VIII secolo d.C. epoca in cui la Spagna era sotto la dominazione araba.
Il suo sistema d’irrigazione è molto complesso ed interessante, e costituisce un esempio unico delle tecniche agricole arabe usate a quel tempo.
Questo bellissimo giardino storico di Elche è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO e custodisce palme molto particolari come la Palma Imperiale, il Candelabro, il Tubo di San Placido o la cosiddetta Cobra, per la loro storia, morfologia e bellezza naturale,
Il romantico e storico Parc Samà, a due passi della Costa Daurada

Il romantico e storico Parc Samà si trova a 5 chilometri da Cambrils, in provincia di Tarragona, a due passi della Costa Daurada, un bellissimo tratto della costa della Catalogna a sud della città di Barcellona molto conosciuta per la sua meravigliosa sabbia fine e dorata sul blu del Mediterraneo.
Questo particolare giardino storico circonda la splendida casa in stile coloniale che alla fine dell’ottocento fece costruire Salvador Samà i de Torrents, marchese di Marianao e marito di una delle figlie della famiglia Coll i Portabella, proprietaria delle note birrerie Damm di Barcellona.
Il titolo di marchese di Marianao, dal nome della cittadina del sud-est di Cuba dove la famiglia Samà aveva preso parte in importanti affari come la costruzione della ferrovia che collega questa città con L’Avana, lo aveva ereditato dal suo bisnonno, al quale appunto, fu concesso il marchesato proprio per le sue relazioni commerciali con Cuba e le Filippine. La residenza conserva mobili d’epoca, dipinti interessanti e una biblioteca a tema cubano.
Con alberi esotici che ricordano il passato trascorso a Cuba, un giardino romantico con al centro un laghetto che lo rende fresco e piacevole, grotte, ulivi, vigneti e mandorli, pavoni e fagiani reali, il Parc Samà è un giardino spagnolo di quattordici ettari ricco di storia, dove vivono più di 1.500 specie di flora e fauna per il vero piacere dei cinque sensi.
Il progetto fu commissionato a Josep Fontserè i Mestre, costruttore di importanti opere a Barcellona, come il Parc de la Ciutadella e il Mercat del Born, e ci collaborò anche il famoso architetto Antoni Gaudí, creando così una estraordinaria combinazione tra natura e modernismo.
Il Cortile degli Aranci della Moschea-Cattedrale di Córdoba
Il Patio de los Naranjos (il Cortile degli Aranci) si trova nella meravigliosa Moschea-Cattedrale di Córdoba, ed insieme al resto del Centro Storico della città è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
E’ considerato il più antico giardino d’Europa poiché fu costruito nel VIII secolo, momento in cui s’ intrapresero i primi lavori di costruzione della moschea.
In origine era uno spazio aperto, abbellito con melograni, cipressi e palme, dove si accedeva dalla facciata nord della Moschea e si svolgevano le abluzioni di fronte alla sala di preghiera, attività relative all’insegnamento e ai processi pubblici.
Dopo la Riconquista fu ordinata la costruzione di una cattedrale ed il giardino-cortile degli Aranci divenne un’area chiusa di circa cinquanta metri per centotrenta.
In questo bellissimo giardino storico spagnolo la presenza degli aranci che lo caratterizzano è testimoniata almeno dal 1512. Oggi se ne contano novantotto, tutti piantati in filari che risalgono alla fine del XVIII secolo. Sono collegati da canali per agevolare l’irrigazione, facilitata dalla presenza di una grande cisterna risalente al X secolo situata a 10 m di profondità proprio sotto il cortile, disegnata per raccogliere l’acqua piovana e garantire un’abbondante quantità sia per l’irrigazione dei giardini che per le abluzioni.
Ti lascio immaginare la magia e la fragranza che la fioritura degli alberi d’arancio regala in primavera durante una passeggiata in questo ammaliante giardino storico, uno dei più belli della Spagna.
Il Monastero di Piedra: Storia, arte e natura in Aragona

Nel 1194, re Alonso II il Casto e la sua sposa, donna Sancha, donarono un antico castello arabo ai monaci di Poblet perché costruissero lì un monastero e consolidassero la fede cristiana nella zona, tutto in cambio della recita di una messa annuale per l’anima del re e dei suoi parenti.
Così nacque il Monastero cistercense di Piedra nella località di Nuévalos, nel cuore di una delle zone più desertiche dell’Aragona.
Nonostante questa condizione il monastero era immerso in un ambiente naturale rigoglioso, che è diventato nel tempo il sorprendente e suggestivo parco-giardino che è oggi.
Si tratta di uno dei più bei giardini storici della Spagna, che sorge in quel punto come un vero e meraviglioso miracolo, quello che tra storia, arte e natura compie il fiume Piedra (subaffluente dell’Ebro) al suo passo in quelle terre.
A vederlo durante il suo corso alto, dove è secco per buona parte dell’anno, nessuno riuscirebbe ad indovinare la prodezza di questo fiume e ad immaginare l’ammagliante giardino a cui darà vita attorno all’antico monastero.
Sono le acque di magnifiche sorgenti che incontra durante il suo percorso a farlo scorrere poi così pieno di energia nel parco-giardino.
E la meraviglia continua. La particolare concentrazione di carbonato di calcio che il fiume presenta al suo arrivo in quel paesaggio naturale crea sulle sue sponde stratti calcarei che mineralizzano persino i muschi e le piccole piante che si trovano sulla riva, creando un mondo fantastico di pietra, insieme alle grotte, laghi e scarpate che il fiume ha modellato nel corso di milioni di anni sulla roccia calcarea.
La cascata più spettacolare del giardino è La Cola de Caballo (la Coda di Cavallo). Ha una caduta libera di oltre 50 metri e dietro la sua cortina d’acqua nasconde la bellissima grotta Iris. Dopo la scoperta di questa grotta, nel 1860, il giardino venne aperto al pubblico.
Oggi in questo intorno naturale puoi visitare il parco-giardino ma hai anche la possibilità di trascorrere qualche giorno di relax nella spa e nell’hotel che ospita il vecchio monastero.
Quando nel 1835 la Confisca di Mendizábal espropriò il monastero ed espulse i monaci, questo fu acquistato dall’imprenditore Pablo Muntadas Campeny, che mantenne l’attività agricola e di allevamento. Negli anni successivi, il figlio, Juan Federico Muntadas, trasformò il frutteto esistente in un giardino paesaggistico, creando sentieri, arricchendolo con nuove piante e alberi e trasformando gli edifici del convento in un albergo e una struttura idroterapica.
Nel 1867 venne creato lì il primo centro di piscicoltura della Spagna, acclimatando nelle acque del fiume Piedra la trota comune e il granchio iberico. Durante una visita a questo centro, che contribuisce ancora oggi al ripopolamento dei fiumi dell’Aragona, potrai vedere alcune delle barche da pesca originali.
Ti consiglio di visitare anche il Museo del Vino a Denominazione di Origine di Calatayud e la mostra permanente “Storia del cioccolato in Pietra”.
Il Museo del Vino è situato nell’antica cantina del monastero e illustra come i monaci del monastero abbiano contribuito alla coltivazione della vite nella regione aragonese nel corso dei secoli.
La mostra invece è allestita nell’antica cucina del convento e spiega come i monaci del Monastero di Piedra sono stati i primi a realizzare intorno all’anno 1534, proprio lì, la prima tazza di cioccolata in Europa, grazie al cacao (xocolatl) portato dall’America da un monaco che accompagnava Hernán Cortés nelle sue esplorazioni del Nuovo Mondo.
Racconto questa storia in un mio post di Instagram. Se sei curioso, t’invito a visitare il mio profilo.
Il Generalife di Granada
l Generalife è il meraviglioso complesso che i Nasridi del Sultanato di Granada, l’ultima dinastia musulmana a sopravvivere in Spagna, costruirono tra il XII e XIV secolo come loro “almunia” ovvero casa di campagna.
Formato da un affascinante Palazzo e da ammalianti giardini ornamentali e cortili, era il luogo dove i sultani e le loro famiglie si ritiravano e si riposavano, specialmente nei mesi estivi, e dove il loro seguito lavorava per rifornire le cucine dell’Alhambra con carne, frutta e ortaggi.
Si trova nella città andalusa di Granada, nel sud della Spagna, molto vicino alla famosissima Alhambra.
Il giardino è considerato il massimo esponente dello stile ispano-arabo o ispano-islamico ed è stato creato per vivere le sensazioni che evoca il paradiso dell’Eden. Le fontane, il paesaggio, le piante, i profumi ed il sole risvegliano i cinque sensi e regalano un’esperienza unica.
Nel 1984 insieme all’Alhambra ed al Quartiere dell’Albaicin è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale UNESCO.
Per sapere di più sul Generalife, t’invito a leggere l’articolo dedicato sul mio blog.
Il Palazzo Reale di Aranjuez vicino a Madrid
Il Palazzo Reale di Aranjuez, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, si trova vicino a Madrid, a soli 30 minuti dalla capitale spagnola. E’ stata la residenza di campagna storica dei re spagnoli, per la costruzione della quale fu scelta una fertile pianura alla confluenza dei fiumi Tago e Jarama.
Il meraviglioso palazzo è circondato da diversi giardini storici, ognuno rappresentativo di un tipo di stile, a seconda dell’epoca e del gusto del monarca che ne ordinò la creazione, per un totale di oltre cento diecimila ettari.
Negli anni Settanta del XVII secolo, Carlo IV, erede di Carlo III, iniziò a utilizzare l’ex molo di Ferdinando VI come padiglione di ricreazione e a sviluppare un giardino paesaggistico in stile anglo-francese ispirandosi a quelli di Maria Antonietta nel Petit Trianon di Parigi.
Oggi è conosciuto come il Giardino del Principe, ed in esso si possono ammirare meravigliose fontane scolpite in marmo di Carrara. E’ il più grande e ospita sia la Casa Reale del Labrador che il Museo delle Falúas, una spettacolare collezione di imbarcazioni che i re di Spagna utilizzavano per navigare sul Tago. Tra tutte spiccano la “falua” appartenuta a Carlo IV, e la più spettacolare e antica del museo, risalente a Filippo IV.
Filippo II, grande amante dei giardini, diede particolare risalto ad Aranjuez: alla sua epoca risalgono il Giardino dell’Isola, un esempio unico di giardino rinascimentale e il Giardino segreto del Re.
Il Giardino del parterre è un giardino all’inglese abbellito magistralmente con delle fontane ispirate alla mitologia e alle divinità: La fontana di Ercole, la fontana di Cerere e la fontana delle Nereidi. Si trova sul retro del palazzo e fu costruito durante il regno di Filippo V.
Il Giardino di Isabella II ospita una statua di bronzo collocata per commemorare l’ascesa al trono di Isabella II.
Se visiti questi luoghi magnifici della Spagna e ti fa piacere, condividi pure con noi le tue impressioni ed esperienze!