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Dove andare in Spagna d’inverno: Il Natale in Andalusia
Durante il periodo invernale la Spagna offre molteplici possibilità di viaggio, e per le festività natalizie, durante le quali i sapori, i profumi e le tradizioni che ritornano anno dopo anno avvolgono tutto in un’atmosfera particolarmente calda e magica, diventa una destinazione speciale dove poter trascorrere un Natale tipico, diverso e coinvolgente.
Se ti stai chiedendo dove andare in Spagna d’inverno e ti piace l’idea di trascorrerci il Natale, continua a leggere, perché ho preparato per te una bella idea di viaggio.
In Andalusia, e concretamente nella provincia di Córdoba, nel cuore del Parco Naturale delle Sierras Subbéticas, a oltre 600 metri sul livello del mare, c’è una cittadina, chiamata Rute, dove il Natale si vive in eterno e sembra non finire mai. E’ proprio la città del Natale!
Si trova tra Lucena e Iznajar, a circa 100 km a sud della capitale della provincia, Cordoba, famosa per la sua meravigliosa Mezquita e per le tante e innumerevoli ricchezze storiche, culturali e monumentali che ospita.
Come ti dicevo, se stai cercando suggerimenti per scegliere un luogo dove andare in Spagna d’inverno, dove poter scoprire le tradizioni del Natale in Spagna, cosa si mangia a Natale in Spagna o come si festeggia il Natale in Spagna, potresti considerare l’Andalusia e visitare Rute.
Rute e le prelibatezze natalizie della Spagna

Credito: Andalucia.org
Le origini di Rute risalgono all’epoca araba. Terra di confine durante tutto il periodo della Reconquista, fu ripresa nel XV secolo al Regno Nazarí di Granada e incorporata al dominio cristiano da Ramiro Yañez de Barrionuevo, durante il regno di Juan II.
Il patrimonio industriale di Rute legato alla produzione di dolci è sempre stato molto importante per l’economia locale, insieme all’agricoltura, soprattutto uliveti e vigneti.
Negli ultimi decenni, per preservare e tramandare le tradizioni locali, le piccole aziende si sono trasformate in interessanti musei gastronomici dedicati alle prelibatezze natalizie della Spagna che ti consiglio di visitare se ti trovi in questa zona della Spagna d’inverno.
Anice, mantecados, turrones, cioccolato, prosciutto e salumi continuano ad essere elaborati in luoghi pieni di storia e con metodi antichi.
Cosa fare a Rute: Il presepe di cioccolato più grande della Spagna

Una delle cose imprescindibili da fare a Rute è visitare del Presepe di cioccolato che l’azienda familiare Galleros Artesanos – Garrido, pionieri nella produzione di torrone, frutta candita e dolci natalizi spagnoli, realizza a mano ed in modo artigianale ogni anno all’interno del Museo Artesanal del Turrón, Mantecado y Mazapán (Carretera de Lucena – Rute, Km. 18’50). Si può visitare durante i mesi di ottobre, novembre e dicembre.
E’ considerato il più grande Presepe di questo tipo in Spagna e le tematiche sono sempre diverse per cui non smette mai di sorprendere sia i locali che i visitatori, che incuriositi voglio vedere come supera il precedente in originalità e bontà. Il tema del 2022 è il tradizionale presepe ebraico.
Sette pasticceri impiegano circa quattro mesi e 1.500 chili di cioccolato per realizzare questa opera maestosa, che occupa una superficie di 50-55 m2, utilizzando diversi tipi di cioccolato.
Rute dunque ha sviluppato negli anni un turismo gastronomico nei suoi musei, attraverso il quale vuole fare conoscere i suoi prodotti artigianali e le tradizioni del Natale spagnolo.
A Rute potrai visitare, oltre il Museo Artesanal del Turrón, Mantecado y Mazapán, dove potrai vedere il presepe di cioccolato e conoscere gli strumenti e gli utensili che venivano utilizzati per creare i famosi dolci natalizi spagnoli chiamati mantecados, il marzapane ed il turrón (torrone), anche il Museo del Anís, il Museo del Jamon, il Museo de la Chacina, destillerie antiche e degustare e acquistare i prodotti che più ti saranno piaciuti, portandoti con te dolci ed un pezzetto del Natale spagnolo a casa.
Esposte ci sono anche altre suggestive composizioni di cioccolato, come quella che rappresenta i vari “Pasos”(carri) della Settimana di Pasqua dell’Andalusia, o la Famiglia Reale a grandezza naturale.
Una volta il periodo natalizio è finito, viene organizzata una grande festa alla quale vengono invitati tutti i bambini della zona per mangiare insieme tutto il cioccolato!
Questo Presepe cosi particolare è senz’altro uno dei luoghi dove ti consiglio di andare se stai visitando questa regione della Spagna in inverno.
Museo dell’Anice

Il Museo dell’Anice, che rimane aperto tutto l’anno, si trova nella Distilleria centenaria Duende, in Paseo del Fresno, 2.
Visitare questo museo significa vivere una vera e propria esperienza sensoriale attraverso la storia e la tradizione locale della produzione di anice e liquori spagnoli. Queste prelibatezze non mancano mai nelle tavolate imbandite a festa del Natale spagnolo, in cui un bicchiere di buon anice o di liquore distillato con legno d’ulivo negli alambicchi di questa terra diventa una gioia alla quale nessuno rinuncia.
La distilleria forma parte di una casa tipica dove, oltre poter comprendere, percorrendo le diverse sale tra bottiglie con molta storia, quella che è la produzione tradizionale dell’ anice e dei liquori, ammirando Alambicchi di rame, vasi di terracotta smaltata in cui venivano fatti macerare diversi frutti, erbe e semi per ottenere i liquori più classici (rosolí, menta piperita, amarena, susine, prugne…), vetrine in cui viene testimoniata la storia di oltre cento distillerie dedicate a toreri, personaggi letterari e animali, dal XVII secolo a oggi, la cantina di invecchiamento del brandy e del punch, le varie stanze, la cucina, le camere da letto tradizionali… potrai sentire i profumi dei meravigliosi fiori del suo tipico “patio cordobés”, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e premiato più volte nel Concorso dei Cortili della provincia di Córdoba. Vivrai davvero un’esperienza emozionante e meravigliosa.
Nella Sala della Degustazione potrai assaporare sorprendenti sapori e aromi sorseggiando i vari distillati e vini invecchiati che vengono prodotti nell’azienda, come quello alla cannella, al cioccolato, alla verbena di limone, all’anice…
Passeggiano nel paese, in calle Blas Infante, noterai sicuramente il monumento dedicato all’anice, un vecchio alambicco molto bello, voluto per onorare la storia e le tradizioni di questo villaggio.
La Casa Museo del Jamón

Sebbene il prosciutto venga consumato in Spagna durante tutto l’anno, è anche vero che in date e momenti importanti è abituale “fare uno sforzo economico” per acquistare prosciutti di alta qualità (“Jamón del bueno” come diceva mia madre) da consumare in buona compagnia. Come il torrone e i dolci natalizi spagnoli, un buon prosciutto non può mancare a tavola a Natale.
La presenza di lecci, il clima favorevole e l’altitudine rendono Rute un luogo molto adatto all’allevamento dei suini, e la meritata fama di città dove viene prodotto un prosciutto di qualità risale al passato.
Per citare due esempi: Miguel de Cervantes, nella sua opera “El Casamiento Engañoso”, cita come qualche fetta di prosciutto di Rute possa “salvare” chi si sente male, ed il Duca di Medinasidonia, come gesto di generosità e riguardo verso il re Filippo IV quando venne a visitarlo al Coto de Doñana, nella provincia di Huelva (Andalusia) gli offrì 300 prosciutti di Rute.
La famiglia Jiménez Bueno ha fondato più di 60 anni fa l’azienda Jamones Rute, dove ha sede La Casa Museo del Jamón (Calle Ntra. Sra. de la Cabeza, 5), con il desiderio di preservare e fare conoscere la cultura e il metodo tradizionale di produzione artigianale di prosciutti e insaccati.
Il museo è aperto durante tutto l’anno.
Il Museo de la Chacina

La chacina, conosciuta anche come cecina, è una carne salata che viene essiccata con il fumo, al sole o all’aria.
Gloria e Hijos SL è un’azienda che da 40 anni produce chacinas e salumi artigianali come il sanguinaccio con la carne dei propri maiali, alimentati con cereali naturali della campagna di Córdoba (mais, soia, orzo, ceci). I suoi prosciutti vengono stagionati naturalmente nella Sierra Nevada, a un’altitudine di 1.700 metri, dove non è necessaria la ventilazione artificiale.
Il Museo de la Chacina (C/ Málaga,31) è aperto al pubblico solo il sabato, la domenica e i giorni festivi nei mesi di ottobre, novembre, dicembre e fino al 6 gennaio, periodo durante il quale è possibile conoscere la storia di questa azienda, una grande varietà di vecchi utensili utilizzati e le sue peculiari realizzazioni, come il salame più lungo del mondo, un albero di Natale alto 3 metri decorato con chorizos, salchichones, salsicce bianche, salsicce di cipolla. … il salchichón più grosso al mondo, il chorizo più grande del mondo o un flamenquín gigante (piatto tipico di Cordoba: un’ involtino panato fatto con carne di maiale farcita con il prosciutto).
Il Museo del Azúcar de la Flor

Nel Museo del Azúcar de la Flor (C/ Malaga, 32), aperto durante i mesi di ottobre, novembre e dicembre, è possibile scoprire la storia, la tradizione e il processo di produzione dei dolci natalizi spagnoli grazie ai macchinari e agli utensili esposti.
Il lavoro artigianale del maestro pasticcere Luis Muixi è pura arte, e te ne renderai conto ammirando il “viaggio in Andalusia” che ha creato realizzando i suoi monumenti interamente in zucchero.
E non finisce qui. Oltre a fotografie e biglietti di ringraziamento da parte di visitatori illustri e vecchi ricettari, si possono vedere altre incredibili ed originali figure realizzate con questo dolce materiale, come il Castello di Disney, la figura di Salvador Dalí, Michael Jackson, Picasso, quadri famosi come il Guernica e Las Meninas, e monumenti famosissimi nel mondo come il Taj Mahal, il London Bridge o l’Alhambra di Granada.
La destilleria Machaquito
Rafael Reyes Rodríguez, fondatore della più antica distilleria della Spagna, incomincio a Rute la produzione per uso privato nel 1860 e sedici anni dopo, nel 1876, inaugurò ufficialmente la sua azienda, dandole un nome molto particolare, in onore ad un famoso “estoqueador” taurino, Rafael González Madrid, soprannominato Machaquito.
L’azienda produce una gamma completa di prodotti come l’anice dolce distillata, l’anice doppia e tripla distillata extra dry, i liquori al caffè, all’amarena, alle erbe e alla ghianda e l’acquavite, una bevanda molto popolare, soprattutto nel periodo natalizio, che tradizionalmente si mette a disposizione per il rifocillamento dei tre Re Magi, insieme ai “polvorones”, la vigilia dell’Epifania.
Nella sala di macerazione, erbe, ghiande, amarene e caffè s’impregnano di una base di anice per produrre liquori morbidi, naturali e squisiti.
Vengono utilizzati ancora alambicchi centenari, riscaldati dal fuoco di caldaie alimentate da legno di ulivo. Questo tipo di legno produce una combustione molto stabile, e lunga 24 ore, tempo necessario per ottenere l’inimitabile qualità che caratterizza la produzione di Rute, distillando la miscela di acqua, alcol di barbabietola e “matalahuga” (anisetta verde).
Il museo, aperto tutto l’anno, dispone di un’area di degustazione e di un’esposizione di prodotti, per farti vivere un’esperienza emozionale che attiva tutti i sensi.
Altre visite, escursioni e percorsi da fare a Rute e dintorni

Il Canuto è una “atalaya” cristiana, ciò è una torre di avvistamento, situata in cima al “Hacho”, nella parte alta di Rute, a circa 1000 m. Una bella passeggiata ti porterà a questo bel punto panoramico, con vista sui paesi dei dintorni.
A pochi passi dal paese c’è un vero e proprio paradiso per il turismo attivo. E’ molto bello ad esempio salire sulla Sierra de las Cruces (delle Croci), dove in una giornata chiara si possono vedere fino a cinque province dell’Andalusia.
Le Sierras Subbéticas formano parte della Rete dei Geoparchi dell’UNESCO. Belle esperienze da vivere, oltre la scoperta della sua importanza geologica, sono la ricerca del tartufo e la visita al primo giardino micologico d’Europa, situato nel villaggio di Zagrilla, a una trentina di chilometri da Rute.
Gli amanti degli sport nautici possono praticare rafting, open kayak, kayak in acque bianche, canoa, paddle surf, windsurf, vela… a Iznájar, dove si trova il più grande bacino idrico dell’Andalusia, sul corso del principale affluente del fiume Guadalquivir, il Genil. E lì vicino, sulla riva destra del bacino, si trova Valdearenas e la sua spiaggia di acqua dolce lunga 1 Km e mezzo.
Altri itinerari che ti consiglio nella zona di Rute sono la Via dell’Acqua, il Camino Mozárabe (uno dei Cammini di Santiago, che collega il sud della Spagna con la Via de la Plata), la Via del Tempranillo, la Via del Califato, e la Ruta del “Barroco cordobés”, che ti illustro un pochino più del dettaglio qui di seguito.
La provincia di Córdoba ha una forte tradizione religiosa e con lo splendore del secolo XVIII il barocco trovò le condizioni ideali per esprimersi nelle chiese, con le sue decorazioni esuberanti, colonne tortuose, cappelle e pale d’altare ricche di luce e colore. Rute fa parte di questo itinerario, che ti consiglio.
Se sei interessato ad approfondire e conoscere sia questi percorsi che altre informazioni di cui ho parlato nell’articolo, o che comunque ti incuriosiscono su questa zona, non esitare a contattarmi.