Un blog di viaggi interamente dedicato alla scoperta della vera essenza della Spagna.

Cosa Vedere in Cantabria

Cosa Vedere in Cantabria in vacanza

La Cantabria è una regione autonoma che si trova sulla costa, nella parte nord della Spagna: un piccolo gioiello, una meta turistica amatissima che offre panorami e luoghi di cultura davvero splendidi.

Visitando questa interessante regione, famosa anche per essere una detinazione con ottime acque termali, ci troveremo tra le alte cime della Cordigliera Cantabrica e il Mar Cantabrico, immersi in una una bellezza spettacolare, con un’alternanza di paesaggi marini e montani, e siti di interesse storico di primer ordine, come l’insieme di grotte Cueva de Altamira e arte rupestre paleolitica del nord della Spagna, dichiarato dall’Unesco Patromonio Mondiale perché un vero capolavoro del genio creativo umano, che, oltre alla sua grande qualità artistica, è una testimonianza eccezionale della storia della civiltà, poiché è la prima manifestazione artistica della specie umana.

Non resta che partire alla scoperta di questa regione, poco nota, ma la cui bellezza è davvero sorprendente, un autentico paradiso per gli amanti della natura e delle gemme nascoste.

Castro Urdiales

Castro Urdiales si trova nel Golfo di Biscaglia. È una cittadina dove si respira il delicato fascino dei piccoli villaggi di pescatori, con una tradizione illustre e signorile.

Il suo quartiere antico è conservato molto bene, con stradine vivaci e graziosi balconi in legno che si affacciano sui giardini del Paseo de Amestoy. Ti consiglio di farti una bella passeggiata prima di assagiare le delizie gastronomiche locali: le lumache, il suo pesce e le sue acciughe sotto olio, prodotte nella sua fiorente industria conserviera, nota per la sua qualità. Ti suggerisco di visitare la chiesa di Santa María, la migliore opera in stile gotico della Cantabria, il castello-faro accanto ad essa e il bel ponte medievale e la Cappella di Santa Ana.

La grotta preistorica Peña del Cuco si trova sulla costa, a ovest del centro città, vicino alla Plaza de Toros. Le sue incisioni rupestri sono molto belle, raffiguranti cervi, cavalli e capre.

Altrettanto interessante è il sito romano di Flavióbriga, che occupa tutto il sottosuolo sotto l’attuale città.

Due delle feste più popolari in Cantabria, entrambe dichiarate Feste di Interesse Turistico Nazionale, hanno luogo proprio a Castro Urdiales. Il primo venerdì di luglio si celebra il colorato Coso Blanco, una sfilata notturna di meravigliosi carri di cartongesso inmersi in incredibili fuochi di artificio, e a Pasqua, il Venerdì Santo, nella Explanada de Santa María, dalle ore 10 del mattino, si tiene la spettacolare Passione Vivente,

Per gli amanti del canottaggio, la città offre un calendario importante di regate, consolidate attorno al suo bellissimo yacht club,

Santillana del mar

Punto di partenza perfetto per visitare Altamira, credo che Santillana del mar sia senza dubbio una delle cittadine più belle della Cantabria. Il suo valore storico e artistico è talmente tanto che si può considerare tutta lei un monumento.

E’ conosciuta come la “città delle tre bugie” perché infatti il suo nome non fa fede a quello che rappresenta: non è né “santa”, né “piatta”(llana in spagnolo), né ha il “mare”.

A Santillana si trova il più importante esponente dell’arte romanica in Cantabria, la Colegiata di Santa Juliana, dove sono custodite le spoglie della Santa. Intorno alla chiesa e al suo bel chiostro, risalente alla fine del XII e all’inizio del XIII secolo, si sviluppò un centro abitato che visse periodi di grande splendore economico, come testimonia la ricchezza delle numerose dimore e palazzi che ancora si possono ammirare in questa città: Le torri di Merino e Don Borja, le case di El Águila e La Parra, il palazzo e la torre di Velarde, la casa di Leonor de la Vega, i palazzi di Barreda, Tagle e Villa, e tanti altri ancora.
Ti consiglio di perderti nelle sue belle strade acciottolate, dove potrai trovare anche molte botteghe artigiane e localini dove assaggiare il gustoso latte con “bizcochos”, la merenda locale più popolare.

Tenuta storica del Marchese di Valdecilla

La Fontana dei bambini – Tenuta del Marchese di Valdecilla – Wikimedia Commons

Una passeggiata nella tenuta del Marchese di Valdecilla e nel suo giardino è come tornare all’inizio del XX secolo e conoscere la vita di una famiglia indiana, una particolarità della regione che t’ invito a scoprire.

Alla fine del XIX secolo-inizio del XX secolo, molti uomini e donne della Cantabria partirono in cerca di fortuna. La maggior parte si recò a CubaMessicoArgentinaCile e altri paesi dell’America Latina.

Coloro che tornavano in Cantabria (e che venivano chiamati indianos – perché erano stati nelle “Indie occidentali”) costruirono ville bellissime e alcuni di loro fecero generose donazioni alle comunità locali sotto forma di scuole e cliniche.

Questo fu il caso del Marchese di Valdecilla, che ritorno a Cantabria intorno al 1920 e fondò poi nel 1929 un’istituzione sanitaria che ancora oggi è l’orgoglio di tutta la Cantabria, l’attuale Ospedale Universitario Marqués de Valdecilla.

La proprietà di Don Ramón Pelayo de la Torriente, Marchese di Valdecilla, con il suo museo nella Casa Blanca, può essere visitata, e fornisce spunti sullo stile di vita dell’epoca, nonché sulla storia degli indiani e la persona del marchese, precursore della modernizzazione dell’assistenza sanitaria in Spagna.

La tenuta è incredibile: 15 ettari dove ammirare sei edifici costruiti tra il XIX e l’inizio del XX secolo per essere la sua residenza, ed un bellissimo giardino pieno di storia, un luogo perfetto per una visita pomeridiana lungo i suoi sentieri, per rilassarsi ascoltando il suono dell’acqua della sua fontana, osservare le sue sculture o sedersi all’ombra di alberi centenari.

El Capricho de Gaudì

Villa Quijano – El Capricho di Gaudí (1883-1885) è una delle poche opere del celebre architetto che possiamo vedere fuori dalla Catalogna. Si trova a Comillas, un piccolo villaggio della Cantabria.

Máximo Díaz de Quijano è un’altro interessante esempio di indiani ritornati a Cantabria dopo aver trovato fortuna nelle americhe.

Quando era a Cuba si era occupato degli affari legali di Antonio López y López, il primo marchese di Comillas, al quale era legato da un rapporto di lavoro, ma anche da legami familiari.

Eusebi Güell, il genero del marchese di Comillas avea commissionato a Gaudí i mobili per la Cappella-Pantheon di Sobrellano, proprietà della loro famiglia, e gli ormai inesistenti chioschi cinesi per i giardini della Casa Ocejo, a Comillas. Lo stile mostrato dall’architetto, così personale ed eclettico, non lasciò nessuno indifferente, neanche Máximo Díaz de Quijano, che gli commissionò la progettazione della sua residenza a Comillas.

È un edificio incredibilmente insolito, molto colorato, con una torre che assomiglia ad un minareto e interamente costruito per catturare la luce del sole.

In quest’opera Gaudí ha voluto esprimere l’idea di quella che considerava la casa ideale. Risponde a uno studio perfetto degli spazi, degli usi, del clima, un’opera personalizzata integrata perfettamente nel suo ambiente e nelle necessità del committente, un amante della botanica, aspetto che Gaudí seppe catturare nell’edificio dando vita a un vero e proprio capriccio per il suo proprietario.

Monastero di Santo Toribio

Situato a Camaleño, sui monti Cantabrici, questo monastero francescano segue le linee guida del gotico monastico con influenza cistercense.

Le costruzioni primitive del monastero di Santo Toribio di Liébana erano semplici, in stile preromanico, forse di tipo asturiano o mozarabico.

Nel 1256, la chiesa attuale fu costruita con il sostegno finanziario dei fedeli attraverso le indulgenze concesse. Difatto, Insieme a Gerusalemme, Roma, Santiago de Compostela e Caravaca de la Cruz, questo è uno dei 5 luoghi Santi della Cristianità.

Ospita il Lignum Crucis, la reliquia del braccio sinistro della Croce di Cristo, e le opere del Beato di Liébana.

Il Cammino Lebaniego e il Cammino del Norte

Secondo gli antichi cronisti, la primitiva via di pellegrinaggio a Santiago de Compostela dall’Europa era quella che correva lungo la costa cantabrica. Cantabria è dunque da secoli terra che accoglie pellegrini e devozione.

Le rotte giacobine che attraverso la Cantabria sono due: il cosidetto Cammino Lebaniego, che scorre esclusivamente su territorio cantabro, ed il Cammino del Norte. Quest’ultimo forma parte del Cammino che, attraversando le regioni País Vasco, Cantabria, Asturias e Galicia, conduce fino a Santiago di Compostela lungo la costa.

Il Cammino Lebaniego è un percorso di circa 70 km, che da San Vicente de la Barquera arriva al Monastero di Santo Toribio: il panorama che possiamo ammirare camminando lungo il percorso è di grande bellezza, completamente immerso nella natura e disseminato di borghi medievali.

L’itinerario del Cammino del Norte in Cantabria comprende città storiche in riva al mare come Castro Urdiales, Laredo, Santander e San Vicente de la Barquera, e raggiunge destinazioni monumentali come Santillana del Mar e Comillas.

La Grotta di Altamira

L’arte rupestre paleolitica è una delle manifestazioni culturali più importanti della storia dell’umanità perché rappresenta una tappa cruciale dell’evoluzione umana: la comparsa dell’Homo Sapiens.

In Cantabria ci sono ben diciassette grotte dipinte in questo periodo, un insieme molto rappresentativo di questa corrente, che si sviluppò in tutta Europa, dagli Urali alla penisola iberica, tra il 35.000 e l’11.000 a.C.

Le grotte sono ben conservate perché le loro profonde gallerie le proteggevano dalle influenze climatiche esterne.

Talmente è grande la sua importanza che La Grotta di Altamira e l’arte rupestre paleolítico del nord della Spagna sono Patrimonio Mondiale UNESCO.

Scoperta alla fine del XIX secolo e conosciuta come “la Cappella Sistina dell’arte rupestre”, la grotta di Altamira si trova nei pressi di Santillana del Mar, 30 chilometri a ovest di Santander.

Nel secolo successivo alla sua scoperta, il massiccio afflusso di visitatori alla grotta cominciò a preoccupare gli scienziati per il possibile deterioramento dei dipinti. Questo portò alla chiusura della grotta nel 1979, prima completamente e poi controllata, per preservare il suo prezioso contenuto. Nel 2001 è stata poi creata una replica della grotta a causa della sua enorme fragilità.

La bellezza dei panorami

In poco più di 5.000 km2, la bellezza dei panorami della Cantabria offre una formidabile varietà di paesaggi e ambienti naturali.

L’osservazione della natura e la pratica dello sport all’aria aperta trovano in questa regione molteplici possibilità, ad esempio in luoghi incredibili come i Picos de Europa, la Foresta di Sequoia, la Riserva Naturale delle Dune di Liendres e il Parco Geologico della Costa Quebrada, la Riserva Naturale delle Paludi di Santoña, Victoria e Joyel, la Riserva Naturale di Oyambre, la Riserva Naturale di Asón Coyados e la Riserva Naturale di Saja Besaya, la Riserva Naturale di Coyados de Asón o la Riserva Naturale di Saja Besaya.

Fiumi come il Deva e l’Asón offrono la possibilità di godersi una natura incontaminata percorrendoli in canoa.

La Cantabria ha degli itinerari ornitologici stupendi e fare speleologia o surfare le migliori onde della Spagna nel Mar Cantabrico sono ottime opportunità per immergersi completamente nella quiete della sua natura, ancora davvero incontaminata.

Santander e il Palazzo della Magdalena

Santander è una delle città più belle della costa cantabrica spagnola. Si affaccia su la baia di Santander, una profonda insenatura del Golfo di Biscaglia.

Per scoprire la città ti consiglio d’iniziare la tua passeggiata nel quartiere di El Sardinero e lungo le sue spiagge, dove si rispira ancora una atmosfera signorile, riflesso dell’importanza della città mentre era residenza estiva della monarchia spagnola, con hotel e palazzi storici come la Quinta de los Pinares o la Casa Pardo e stabilimenti di svago come il Gran Casino.

Poi, lungo il sentiero, arriverai alla penisola della Magdalena, un luogo pieno di storia che ospita il Palazzo omonimo, uno degli edifici più belli di tutta la Spagna, il palazzo che il comune regalò al re Alfonso XIII e alla regina Victoria Eugenia in occasione del loro matrimonio nel 1906.
Da allora e fino al 1930, Santander divenne una residenza estiva per i re.

Dal 1977 è proprietà del comune e ospita attualmente i corsi estivi dell’Università Menéndez Pelayo, così come congressi e altri eventi. Le visite guidate del Palazzo portano alle sue stanze più importanti, come la Sala Alfonso XIII, la Sala da Pranzo di Gala, la Sala Reale e la Sala della Famiglia.

Altre attrazioni molto interessanti di Santander sono:

La zona centrale, intorno ai Giardini Pereda, la piazza Porticada con i resti delle mura medievali sotto il suo pavimento e la Cattedrale, molto curiosa perché è formata da due chiese sovrapposte: Nella parte inferiore si trova la chiesa originale del XII secolo, ora conosciuta come la Chiesa del Cristo, e nella parte superiore la Cattedrale-Basilica di Santander, costruita in stile gotico e completata nel XIV secolo.

Il Centro d’Arte Botín, un edificio composto da due grandi volumi uniti da spazi aperti e passerelle, progettato dall’architetto genovese Renzo Piano e parte di un grande piano di riqualificazione del lungomare di Santander.

Il Faro di Cabo Mayor, un luogo che offre viste panoramiche delle scogliere e della zona costiera che si apre dalla Baia di Santander.

La spiaggia della Maruca, uno degli angoli meno conosciuti di Santander, che mostra il lato più rurale della capitale cantabrica.

Musei come il MAS, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Santander e Cantabria, dove tra le opere contemporanee si può vedere anche il Ritratto di Ferdinando VII di Goya; la Casa-Museo dedicata al filologo santanderese Menéndez Pelayo, il MUPAC, e il Museo di Preistoria e Archeologia della Cantabria, ecc.

Santander inoltre è una città viva e piena di occasioni di svago. Ogni anno la città si riempie di turisti per gli eventi culturali e i festival che la animano. In particolare è famoso Il Festival Internazionale di Santander, che dal 1948, nel mese di agosto, esibisce spettacoli e arte nelle versioni più tradizionali, ma anche in quelle più all’avanguardia e innovative. Per 30 giorni si susseguono danza, teatro, musica, balletti, concerti, opera e recital in diversi scenari storici come chiese, giardini, palazzi e persino grotte.

Informazioni utili per pianificare il tuo viaggio in Cantabria, in Spagna

COME ARRIVARE – L’aeroporto Seve Ballesteros-Santander offre sia voli nazionali che internazionali. Vale la pena controllare anche i voli per Bilbao, nei Paesi Baschi, che dista poco più di un’ora di auto.

MUOVERSI – La Cantabria è uno dei posti migliori in Spagna per godersi un viaggio on the road, quindi potresti voler ritirare la tua auto in aeroporto non appena atterri.

CLIMA – Il periodo migliore per viaggiare nella regione della Cantabria è da luglio a settembre. In questo periodo il clima è piacevole, le ore di luce sono tante e non piove praticamente mai. La temperatura massima media in Cantabria è di 22°C in agosto e di 12°C in gennaio.

La mezza stagione (aprile e maggio / settembre e ottobre) ha un clima relativamente buono ed è un’ottima opzione per viaggiare in Cantabria se si vuole godere dei luoghi più turistici senza troppa gente. Inoltre, i prezzi non sono così alti come in piena stagione.

Articolo correlatoAttrazioni turistiche della Spagna.

Sonia Seco
Sonia Seco
Articoli: 93

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *