Un blog di viaggi interamente dedicato alla scoperta della vera essenza della Spagna.

Cosa fare e vedere nei dintorni di Alicante

Cosa fare e vedere nei dintorni di Alicante: Le strade del vino e dell’olio

La costa di Alicante è conosciutissima come destinazione turistica di sole e mare, ma nella sua provincia ci sono anche valli e montagne bellissime con tanti ulivi e vigneti i cui frutti producono eccellente olio d’oliva e un’ ottimo vino.

L’olio di Alicante, una lunga tradizione

Numerose testimonianze trovate sul territorio parlano della lunga tradizione dell’olio d’oliva nella provincia di Alicante.

Nella Cova de les Cendres a Teulada, ad esempio, sono stati trovati noccioli di oliva carbonizzati risalenti al periodo neolitico, e vicino al santuario romano di La Serreta (Alcoi-Cocentaina-Penáguila) ci sono reperti che dimostrano che durante l’epoca romana le persone usavano lampade ad olio come fonte di illuminazione.

Un itinerario alla scoperta dell’olio: Da Alicante a Elche

L’itinerario parte dalla città di Alicante, per poi recarsi, in ordine, a Relleu, Alcoy, Cocentaina, Muro di Alcoy, Onil, San Vicent del Raspeig e Elche.

Sono tutti luoghi molto belli e suggestivi, dove potrai visitare innumerevoli luoghi d’interesse culturale, storico e naturalistico.

Il Museo Didáctico del Aceite

Tra le tante possibilità, ti suggerisco di non perderti il Museo Didáctico del Aceite, che si trova nell’antica Almassera dels Assegadors, uno degli edifici più antichi e caratteristici di San Vicente del Raspeig.

L’edificio, che risale all’inizio del XIX secolo, mostra pezzi originali che venivano utilizzati per produrre l’olio in modo tradizionale nel vecchio frantoio. Questi sono stati conservati di generazione in generazione fino a quando sono passati nelle mani del Comune: il primo torchio a trazione animale, i quintali per la spremitura, la tramoggia per il carico delle olive, i recipienti di decantazione dove si separava l’olio dall’acqua…

Il museo ha anche diversi spazi, come la stalla dove i muli riposavano e venivano nutriti, il camino a legna dove si scaldava l’acqua e dove si preparavano i pranzi dei lavoratori, e il magazzino, dove si possono vedere elementi utilizzati nella raccolta, nella produzione e nella conservazione dell’olio.

Si sono conservati anche utensili curiosi, come le zucche che servivano per separare l’olio dall’acqua, le unità di misura e le ampolle per ungere i macchinari.

Il Museo Vivo di Muro

Anche il museo Vivo di Muro, che si trova nel municipio del paese, merita una visita.
Li sono esposti elementi di un tipico frantoio della fine del XIX secolo, di proprietà di una delle grandi famiglie produttrici di olio di Muro.

Durante il XIX secolo, come conseguenza della crescente ascesa di una nuova classe sociale, la borghesia, le almazaras (frantoi) cessarono di essere di proprietà dei signori.
Da allora i contadini iniziarono a poter lavorare la terra liberamente, cercando di produrre prodotti redditizi, tra cui le olive.

Il fatto dell’ abolizione dei diritti feudali sui mulini portò infatti alla sua proliferazione, molti dei quali durarono fino alla metà del XX secolo. A Muro, durante questo periodo, furono creati in totale dieci frantoi urbani e sei nei casali sparsi sul territorio.

I Vini di Alicante DOP

Da Alicante puoi dirigerti verso l’interno del Vinalopó, da un lato, e verso la Marina Alta dall’altro, seguendo gli itinerari del vino, che ti porteranno non solo a scoprire i vini di Alicante DOP ma anche a conoscere il patrimonio artistico, culturale e gastronomico di luoghi davvero molto belli.

La città di Alicante è infatti un punto di partenza ideale per andare ad esplorare anche l’entroterra della provincia, un territorio che fin dall’antichità, come testimoniano i resti archeologici, si è dedicato alla coltivazione della vite e all’esportazione di un vino di eccellente qualità.

Nel sito archeologico di Benimaqua, a Denia, situato vicino al mare, ad esempio, si trova uno dei torchi più antichi d’Europa.

I contadini producevano i propri vini in piccole cantine che, col tempo, si sono raggruppate per formare cantine cooperative. Più tardi emersero giovani agricoltori che iniziarono a prendersi molta più cura del prodotto, concentrandosi sulla qualità del vino piuttosto che sulla quantità.

Le varie zone di produzione hanno caratteristiche diverse, dai terreni duri e secchi e calcarei del Vinalopó, alla zona umida, fresca e argillosa di Las Marinas, dove c’è anche un’alta piovosità. El Comtat ha un clima più fresco, con una maggiore altitudine, i vigneti di La Mata, a Torrevieja sono parte integrante del parco naturale e si trovano circondati da spettacolari lacune salate.

I vini di Alicante DOP sono prodotti principalmente con la varietà Monastrell, uva usata per creare vini rossi giovani, invecchiati, di riserva e dolci, così come il famoso Fondillón, un vino dolce e invecchiato tipico della Huerta de Alicante.
E poi c’è il Moscatel, che si ottiene da un’uva bianca molto aromatica usata per fare vini bianchi secchi e dolci.

Il villaggio di Xaló è l’epicentro della mistela, un tipico vino dolce fatto con mosto macerato con alcol di vino dall’uva Moscatel de Alejandría (mistelas bianche) e dalla varietà Giró (mistelas rosse). A Xaló si possono visitare cantine situate negli antichi riuraus, vecchi seccatoi dell’uva sultanina.

Ci sono davvero tantissime esperienze enogastronomiche da vivere in questa terra, dalle degustazioni nelle cantine e nei ristoranti a picnic nei vigneti e serate all’insegna della migliore musica e del miglior vino sotto le stelle.

Sonia Seco
Sonia Seco
Articoli: 93

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *